MARGINI – Primo Lorenzi

Questo libro vuole essere prima di tutto un viaggio dentro esperienze comuni,
spesso così comuni da potersi definire “banali”. Allo stesso tempo, ha l’aspirazione
però a definirsi come antidoto alla “banalità” del quotidiano con l’ offrire al
lettore stimoli per leggere le cose in un modo diverso dal consueto così da avere
orecchi per ascoltare la complessità e la polifonia dell’essere. L’ambizione del
lavoro è dunque quella di partire dalla “banalità” delle esperienze comuni per
cercare di indicare i percorsi che da queste possono portare sia ad esiti patologici,
che ai vertici dello spirito.Il fuoco dell’attenzione viene posto su quei punti di confine (i “margini”, appunto)
perché è qui che si può intravedere come il percorso consueto e “banale”
possa prendere altre vie, spesso molto divergenti negli esiti quanto simili nelle
partenze. E insieme vuol porre rilievo su un luogo (il margine ancora) che sembra
essere la sede più appropriata per una comprensione ed un ascolto dell’Altro
che non voglia perdere una aspirazione olistica. Del resto, su questo margine,
l’Autore situa il suo lavoro di psichiatra, convinto che il “luogo” della psichiatria
debba essere proprio lì: fra i confini (fra corpo e mente, fra sintomo e vissuto, fra
soggettività ed obbiettività, fra norma e antinorma, fra salute e malattia…). In
questa linea anche ogni sintomo medico (ad esempio l’ansia e il delirio) verrà
valutato e indagato fino a quel margine in cui da segno obbiettivo e quantificabile
diventa esperienza soggettiva. Allo stesso modo ogni vissuto (dall’esperienza
del tempo a quella del doppio) verrà compreso e condiviso, ma sempre con l’obbiettivo
di riportarlo a essere intelligibile e comunicabile.

Primo Lorenzi, psichiatra, psicoterapeuta e psicopatologo, vive a lavora a Firenze.
Insegna Psicopatologia, Psichiatria e Psicologia Clinica presso vari corsi di laurea e scuole
di specializzazione della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze. Autore di pubblicazioni
su riviste nazionali ed internazionali e delle seguenti monografie: con Adolfo
Pazzagli, Le psicosi bianche (Angeli, 2006); Il corpo vissuto. Psicopatologia e clinica (SEID,
2008); Mal d’amore, innamoramento, gelosia, malinconia amorosa e amore molesto
(Antigone, 2010); Donne e dee. Figure dell’eterno femminino (Alpes, 2011).

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *