Risonanze
Risonanze
(a cura di Fabio Rizzo: rizzofa@fastwebnet.it)
Ciò che importa è che io rifletta su me stesso. E io non so farlo! Non l’ho mai imparato. Oppure l’ho dimenticato. Perciò vivo inerme, come un animale.
- Musil, Vinzenz e l’amica degli uomini importanti, p. 20 (Einaudi, 1982)
La centralità della riflessione per la regolazione e il benessere, trova un’eco nell’importanza assegnata alla teoria della mente, sia nei bambini sia negli adulti. Entrambe queste funzioni sono connesse alla comprensione di sé e della mente degli altri, alla capacità di acquisire consapevolezza relativamente ai propri pattern emotivi e comportamentali e di regolarli in tempo reale. In altre parole, la consapevolezza riflessiva può essere di grande aiuto per un individuo per progredire da reazioni indesiderate e inconsce a una consapevolezza in grado di offrirgli la possibilità di scelta.
- Ginot, Neuropsicologia dell’inconscio, p. 230 ( Raffaello Cortina, 2017)
L’idea suggerita da Robert Musil secondo cui la mancanza della capacità di riflessione negli animali li renda indifesi è, per contrasto, molto efficace a rilevare l’importanza del suo possesso e utilizzo da parte degli esseri umani. Come viene spiegato e messo bene in luce dal brano di Efrat Ginot, una psicologa statunitense che divulga le più recenti scoperte della ricerca neuroscientifica e se ne avvale nella sua pratica di psicoterapeuta.
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